Rilevanza penale del nuovo abuso d’ufficio

Anche a seguito della riforma del 2020, la violazione di norme regolamentari e dell’obbligo di astensione in caso di conflitto d’interesse può integrare il reato di abuso d’ufficio.
Sulla scorta di tale assunto, è stata confermata dalla Cassazione, con la sentenza nr. 33240 dello scorso 8 settembre, la rilevanza penale della condotta di una dirigente comunale che aveva omesso di astenersi dalla predisposizione di un bando di gara e dal presiedere la commissione di valutazione che aveva portato all’assunzione della propria nipote presso l’ente pubblico.
La novella, difatti, pur “richiedendo l’inosservanza di ‘specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità’, non riguarda la condotta di abuso che si realizza mediante la violazione dell’obbligo di astensione, che nelle specie fu comunque violato”.

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