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StudIo Avvocato Prade - Archive by category: Uncategorized

Frode in commercio aggravata vendere prosciutto “tipo Parma” anche se il cliente non chiede la dop

La norma incriminatrice tutela l’interesse del consumatore e del produttore: irrilevanti la pattuizione specifica fra le parti e l’eventuale prassi mercantile se il prodotto non ha alcun collegamento con l’Emilia. Scatta la frode in commercio aggravata per il negoziante che vende un prosciutto tipo “tipo Parma” anche se il cliente non gli chiede il crudo[...]
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Risarcimento da infortunio sul lavoro

Il lavoratore che agisce per il risarcimento del danno a seguito di infortunio ha soltanto l’onere di provare che il fatto sia avvenuto per effetto dell’attività svolta, mentre non deve dimostrare l’inadempimento datoriale in materia di sicurezza. Al contrario, spetta al Datore di lavoro fornire la prova che l’incidente si è verificato nonostante il pieno[...]
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Differenza tra truffa aggravata e peculato

La Cassazione (sentenza n. 30184 dello scorso 3 settembre) ha escluso la configurabilità del peculato nei confronti di un dipendente di banca incaricato della tesoreria di un ente locale, accusato di aver sostituito i beneficiari di mandati di pagamento di un Comune con soggetti compiacenti, appropriandosi così di ingenti somme di denaro. La Corte di[...]
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Distacco fittizio e infortunio sul lavoro

“In caso di distacco fittizio di lavoratori – in quanto avvenuto al di fuori dei casi previsti dall’art. 30, comma 1, del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276 – gli obblighi di prevenzione e protezione, di cui al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, gravano, ai sensi dell’art. 299 dello stesso decreto, sia sul distaccante[...]
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Appalti non genuini, frodi fiscali e sfruttamento della manodopera

Va necessariamente raggiunta la prova del dolo specifico di evasione perché si configuri il delitto di dichiarazione fraudolenta, nelle ipotesi in cui la somministrazione di manodopera venga occultata dallo schermo negoziale dell’appalto. È la precisazione offerta dalla Cassazione nella recente sentenza n. 25167 depositata lo scorso 9 luglio, che ha annullato con rinvio la condanna[...]
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Efficacia del Modello e violazioni continue da parte del management

In presenza di un comportamento “forzatamente improntato alla sistematica violazione ed aggiramento fraudolento di ogni regola e procedura” da parte del management aziendale, “qualsiasi Modello Organizzativo, seppur adeguato ed efficacemente attuato, non sarebbe in grado di evitare comportamenti elusivi e manipolatori”. Con questa motivazione, la Procura di Trapani ha archiviato la posizione di una società,[...]
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Amministratore apparente e Datore di fatto

La responsabilità di colui che svolge di fatto le funzioni datoriali, ai sensi dell’art. 299 D.Lgs. 81/2008, non esclude ma si aggiunge a quella dell’amministratore apparente della società. Lo ribadisce la Cassazione nella sentenza 15697 depositata lo scorso 22 aprile. Statuendo su un caso di lesioni riportate da un dipendente per schiacciamento della mano dovuto[...]
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Whistleblowing e violazione dei protocolli interni

Con la recente ordinanza n. 10864 dello scorso 24 aprile, la Cassazione Civile ha accolto il ricorso di un lavoratore avverso il licenziamento disciplinare subito in conseguenza di un alterco con il proprio Amministratore Delegato. La Corte, in particolare, ha cassato la sentenza e rinviato al Giudice di merito, sul rilievo che, al dipendente, vanno[...]
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Infortunio sul lavoro e responsabilità dell’ente

Con la sentenza n. 15694 del 22 aprile scorso, in tema di responsabilità dell’ente ex art. 25-septies D.231, la Cassazione ha preso in esame un infortunio avvenuto ad un dipendente di una società che, svolgendo attività di pulizia nello stabilimento aziendale, cadeva dall’alto in assenza di presidi per lavori in altezza e riportava lesioni. La[...]
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Indebita percezione di erogazioni pubbliche

In data 26.3.2025, è stata depositata la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione (n. 11969/2025) sull’indebita percezione di erogazioni pubbliche, uno dei reati presupposto della responsabilità degli enti ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. 231/2001. La vicenda origina dalla condanna di una società per l’illecito di cui all’art. 316-ter c.p., per non avere dichiarato, nelle[...]
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