Whistleblowing e violazione dei protocolli interni
Con la recente ordinanza n. 10864 dello scorso 24 aprile, la Cassazione Civile ha accolto il ricorso di un lavoratore avverso il licenziamento disciplinare subito in conseguenza di un alterco con il proprio Amministratore Delegato.
La Corte, in particolare, ha cassato la sentenza e rinviato al Giudice di merito, sul rilievo che, al dipendente, vanno accordate le tutele di cui al D.Lgs. 24/2023, essendo stato licenziato dopo avere denunciato la violazione dei protocolli anti-Covid da parte dell’AD.
Secondo i Giudici, il provvedimento disciplinare è illegittimo posto che la richiesta al Comitato societario di verificare il rispetto delle procedure aziendali antipandemiche rispondeva ad una effettiva preoccupazione del dipendente circa lo svolgimento delle attività lavorative in condizioni di rischio per la propria salute. Si era trattato, quindi, di un esercizio legittimo del diritto di critica del lavoratore e non di un attacco gratuito e offensivo, sanzionabile disciplinarmente, all’operato del vertice aziendale.