Approvata la riforma sulla cybersicurezza

Entra oggi in vigore la nuova disciplina in materia di cybersicurezza.
La Legge, in attesa di promulgazione, si compone di due capi: uno dedicato al rafforzamento della sicurezza cibernetica nazionale, l’altro al contrasto del cyber crime e agli attacchi a sistemi telematici e banche dati in uso presso gli uffici giudiziari.
In particolare viene ridisegnato il quadro dei reati informatici, con modifiche alle condotte illecite e l’inasprimento delle pene sia nei confronti delle persone fisiche sia degli enti, ai sensi del D.Lgs. 231/2001.
Tra le principali novità, l’introduzione di una ipotesi aggravata di estorsione realizzata mediante le condotte di cui agli articoli 615-ter, 617-quater, 617-sexies, 635-bis, 635-quater e 635-quinquies del Codice Penale ovvero con la minaccia di compierle (fattispecie inserita anche nel Catalogo dei Reati Presupposto “231”).
Sono stati infine rafforzati gli strumenti a disposizione delle Procure, con l’estensione dei termini per le indagini preliminari e dell’uso delle intercettazioni.

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